Progettazione e Realizzazione Impianti Elettrici

 

Progettiamo e realizziamo impianti a 360°:

CIVILI- INDUSTRIALI-TERZIARIO


Normalmente per impianti elettrici si considerano gli impianti di bassa tensione (BT), mentre per gli impianti di media (MT) e alta tensione (AT) si preferisce parlare di reti elettriche o sistemi elettrici vista la maggiore complessità sia degli apparati tecnologici, sia degli studi e dei calcoli necessari.

Normalmente gli impianti elettrici di bassa tensione per l'alimentazione delle abitazioni comuni sono dimensionati su una potenza massima di 6 kW.


 

Per la progettazione degli impianti elettrici sin dal 1990 era in vigore in Italia la Legge 46/90 ora sostituita dal D.M. 37 del 22 gennaio 2008 (G. U. n. 61 del 12/03/2008)e dal DL 25 giugno 2008 n 112, "Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11 quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici"; questo stabilisce quali siano i soggetti abilitati a progettare e realizzare le principali tipologie di impianti relativi a tutti gli edifici e a quali obblighi e prescrizioni debbano attenersi tali soggetti.


 

 

Fondamentale nella progettazione, realizzazione e collaudo di un impianto elettrico sono le norme del Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI), gli impianti elettrici in bassa tensione alimentati da un ente elettrocommerciale devono comprendere un impianto di messa a terra (sistema TT) in quanto necessario per la protezione dai contatti indiretti.

Ogni impianto viene studiato e progettato con programmi di ultima generazione.

 

 

Lo sapevate ?

E’ stata pubblicata all’inizio di marzo 2011 la Variante V3 della Norma Italiana CEI 64-8 ”Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua” che entrerà in vigore il 1° settembre 2011. Dodici pagine che faranno entrare gli impianti elettrici da realizzare nelle case degli italiani in una “nuova era”.

 

Il fascicolo contiene l’Allegato A (normativo) “Ambienti residenziali – Prestazioni dell’impianto” e alcune modifiche alla Norma CEI 64-8.
 
Forniamo qui i seguito alcune indicazioni e riflessioni intese a dare una visione generale della norma, ma per averne completa conoscenza, essa dovrà essere consultata nella sua interezza.

 

A.1  Campo di applicazione.

La V3 integra le prescrizioni di sicurezza della norma 64-8, e fornisce prescrizioni “addizionali” ai fini delle prestazioni. Si applica agli impianti elettrici delle unità immobiliari situate in condomini o in villette mono o plurifamiliari.

 

A.2  Dimensionamento dell’impianto

In questo paragrafo avviene ciò che può essere considerata una “rivoluzione culturale”. Infatti la norma recita:


”…Premesso che il dimensionamento dell’impianto elettrico è oggetto di accordo fra il progettista, l’installatore dell’impianto ed il committente, in funzione delle esigenze impiantistiche di quest’ultimo e del livello qualitativo dell’unità immobiliare, si forniscono i criteri minimi e le dotazioni minime con riferimento a tre livelli di prestazione e di fruibilità:…”


Appare evidente che il committente deve essere coinvolto e stipulare un accordo (contratto) con i professionisti per ottenere un impianto elettrico che non solo sia sicuro, ma anche soddisfi le sue esigenze prestazionali e che esso sia fruibile secondo le sue aspettative.
Inoltre, i professionisti dovranno, durante le trattative, presentare al committente la Tabella A, dove sono descritte le dotazioni minime per i tre livelli, affinché egli possa compiere una scelta ragionata e consapevole della consistenza dell’impianto che gli sarà consegnato. 
 

Il livello 3, oltre alle dotazioni previste, considera l’esecuzione dell’impianto con integrazione domotica e, per essere considerato domotico, deve gestire come minimo 4 delle seguenti funzioni:

  1. anti intrusione,
  2. controllo carichi,
  3. gestione comando luci,
  4. gestione temperatura (se non è prevista  una gestione separata ),
  5. gestione scenari (tapparelle, ecc,)
  6. controllo remoto,
  7. sistema diffusione sonora,
  8. rilevazione incendio (UNI 9795) se non è prevista gestione separata,
  9. sistema antiallagamento e/o rilevazione gas.

A questo punto appare consequenziale che la Dichiarazione di Conformità alla Norma 64-8 rilasciata dall’installatore al proprietario dell’unità immobiliare dovrà segnalare anche il livello prestazionale e di fruibilità dell’impianto.
Evidentemente il valore commerciale dell’unità immobiliare aumenterà all’aumentare del livello prestazionale dichiarato.

Un bel passo avanti in difesa dei professionisti coscienziosi e competenti e dell’utente che potrà intervenire per ottenere un “prodotto” che lo soddisfi.

 

A.3 Generalità

Per tenere conto della potenza contrattuale impegnata si obbliga che la sezione del montante non sia inferiore a 6mm2.
In generale deve essere garantita la selettività totale fra interruttori differenziali.

 

A.4 Quadro di unità abitativa

Si danno indicazioni precise circa la sua ubicazione si ripete la necessità di ottenere selettività fra differenziali , si riconosce come necessaria la continuità di servizio tramite la divisione dei circuiti, etc.
È stabilito che per tenere conto degli eventuali ampliamenti il quadro sia abbondante (+15% dei moduli installati)
È riconosciuta l’utilità degli SPD e quindi si richiede per la loro efficiente installazione, che il quadro principale sia raggiunto dal conduttore di protezione direttamente collegato all’impianto di terra dell’edificio.

 

A.5 Dotazioni fondamentali nei locali ad uso abitativo

Quest’articolo da prescrizioni, per esempio, circa la necessità di affiancare alle prese del telefono le prese di energia per dare la possibilità all’utente domestico di usare il  telefono cordless, e ancora per evitare di lasciare apparecchi di illuminazione accesi non direttamente visibili è richiesto che vengano utilizzati interruttori con spie di segnalazione, ecc.

 

Per finire la Norma 64-8 ha dovuto subire alcune modifiche a seguito della Variante, le modifiche sono elencate alle pagine 9 e 10 della V3.

 

Per gentile concessione del CEI pubblichiamo in allegato un estratto della Tabella A per darvi contezza della consistenza delle apparecchiature da installare per ottenere impianti elettrici che potranno essere classificati di Livello 1 (il minimo), di Livello 2, oppure di Livello 3.

 

Tabella 

 

 

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